Mastodon vi incuriosisce? Mammoth, l’app finanziata da Google*, potrebbe essere l’app che userà tutti voi per distruggere il Fediverso
Da qualche giorno le testate internazionali ma anche quelle italiane (chiamiamole testate), rilanciano praticamente lo stesso comunicato stampa che esalta Mammoth, l’app Mastodon sviluppata dalla The BLDV Inc., la start-up californiana finanziata da Mozilla (e QUINDI da Google, che ormai finanzia il 90% di Mozilla)
@salvadorbs che c’entra il complottismo? Ha detto proprio il contrario, cioè che se si vuole criticare FIrefox (o Linux) bisogna farlo nel merito e non in base a chi è che lo finanzia.
CIoè, in realtà per me è importante anche sapere chi è che finanzia, quindi non sono del tutto convinta dal suo ragionamento, ma è solo per dire che il discorso di @pillazza non c’entra nulla con il complottismo
@fedifaschifo @fediverso
@treleonora forse @salvadorbs si stava riferendo a me e alla mia perplessità verso l’influenza che Google esercita sulle casse di Mozilla. Resta il fatto che l’influenza economica oggi esiste e pensare che Google la sfrutti solo per avere altri utenti per il suo motore di ricerca è un po’ ottimistico
@pillazza @fediverso
@fediverso esatto, mi riferivo proprio a quello (ovviamente). E pensare che Google possa influenzare le decisioni di qualunque concorrenza con i soldi è fin troppo pessimistico. Se andiamo a guardare bene, ogni società IT è collegata in qualche modo con la sua accerima rivale.
Poi possiamo fare 1000 congetture. Ne vuoi sapere un altra? In mozilla pare ci sia una corrente lgtb+ “al potere” che sperpera parte del bilancio in progetti lgtb+ o aziende lgtb+ fasulle. By un sostenitore di trump.
Penso sia assolutamente lecito avere almeno il dubbio che un colosso tech possa influenzare Mozilla, lo fanno con i governi figuriamoci con un’azienda, ma io sposto la questione sul quanto facciamo noi utenti con a cuore la privacy per sostenere e fare rimanere indipendenti e liberi tali progetti? Se le donazioni non riescono a garantire posti di lavoro c’è poco da gridare al complotto la strada è obbligata, fermo restando che a mio modesto parere Mozilla sembra andare per la sua strada senza farsi distrarre.