Nel miliardario settore dei videogiochi, il termine «crunch» si riferisce a un lungo periodo di lavoro estremo e non retribuito. Per i capi è una specie di rituale di iniziazione, ma è una forma estrema di abuso
Molte aziende insistono sul fatto che il crunch è volontario e che i dipendenti non esentati vengono ricompensati. Tuttavia, i dipendenti stipendiati del settore riferiscono di sentirsi spesso manipolati e costretti a lavorare per orari eccessivi.
@masticaxxi @tetraodon @videogiochi non è colpa loro: discorsi sulla tutela i propri diritti nel lavoro è diventato un tabù. Se ne dovrebbe parlare nelle scuole e, se qualcuno vuole istruire i ragazzi su queste cose, di solito lo fa con quelli “meno brillanti”, perché sono intuitivamente più a rischio di sfruttamento. Ma gli sfruttatori più furbi puntano sui nerd, facili da blandire e ad alto rendimento